Domenica di Pentecoste anno B
Atti 2,1-11. Salmo 103. S.Paolo ai Gàlati 5,16-25. Giovanni 15,26-27;16,12-15.
1^ Lettura
Nella prima lettura, ci viene presentata la manifestazione di Dio con tutta la sua potenza e forza.
La forza dirompente dello Spirito entra in quel luogo dove si riuniscono i dodici con tutte le loro paure, con tutte le loro fragilità, ma è proprio questo il motivo della venuta dello Spirito!
È venuto gagliardo a rafforzare la nostra debolezza, a rinvigorire la nostra fede, a darci coraggio per iniziare una nuova vita, cioè quella di essere uomini di speranza, di amore, di condivisione.
Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo.
È lo Spirito Santo che si posa su di loro, cioè sulla loro debolezza , per renderli forti e coraggiosi.
Lo Spirito del Signore divide i carismi, secondo l’attitudine di ciascuno. Egli sa.
E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Tutto questo ci fa capire l’universalità e l’unicità del Signore, egli si manifesta su coloro che credono nella forza vivificante del suo Spirito per portare a tutti la predicazione, e udire con la propria lingua le grandi opere del Signore Dio! Egli rinnova i cuori con la forza del suo Spirito.
Salmo
- Il popolo riconosce la grandezza del suo Dio, e gli chiede di mandare il suo Spirito, a rinnovare la terra, perché si sta perdendo a causa dell’egoismo umano.
2^ lettura
- Paolo, esorta la comunità a camminare secondo lo Spirito del Signore, senza vantarsene di ciò che egli gli ha donato, cioè quello che hanno ricevuto è per il servizio e no per la vanagloria!
- Certamente subentra il limite e la pochezza umana, e questo il Signore lo sa, ma è proprio per questo che egli è magnanimo, sapendo bene che prima o dopo chi ha ricevuto un carisma si presenterà davanti a lui e gli chiederà conto.
- Lasciarsi guidare dallo Spirito, significa avere l’umiltà di riconoscersi piccoli, ma questa conoscenza prende coscienza attraverso la preghiera che ci aiuta a capire che l’aiuto viene dall’alto per espletare il compito ricevuto.
- Chi usa il dono ricevuto per se, non erediterà la ricompensa eterna, ma chi usa il dono il frutto è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; questi sono i frutti!
- Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.
- Lasciamoci plasmare dallo Spirito per divenire Testimoni della sua grazia!
Vangelo
- Che cos’è il Paràclito?
- È il maestro di sostegno!
- Mi è stato detto di non dire parolone teologiche che magari le persone non capiscono, ma di spiegarlo in termini semplici, così lo capisco anch’io!
- Gesù, ha promesso e mantenuto!
- Il Padre manda il Figlio, il figlio compie il progetto: predicare il regno.
- Il figlio istruisce dei poveri uomini, lascia il memoriale che è l’eucarestia, muore, risorge, e nella Pentecoste effonde lo Spirito Paràclito. “ come ho detto prima è il maestro di sostegno”.
- Egli è la forza che aiuta a prendere il coraggio di testimoniare il Cristo e il suo Vangelo.
- Dando testimonianza di Cristo, si capisce che fin dalle origini questi poveri uomini erano stati già scelti.
- Il Signore, ci sceglie prima. Tutto è scritto!
- Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
- Il Signore, non ci appesantisce, ci dà secondo la nostra forza, non ci carica di un peso superiore alle nostre forze, ma tanto quanto!
- Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà.
Ma per ricevere lo Spirito, bisogna aprire la mente ed il cuore, egli entrerà e dimorerà, e cambierà la nostra vita, e i nostri occhi si apriranno e cammineremo in una dimensione nuova: ricolmati di Amore e di misericordia, per testimoniare che il Signore ha compiuto meraviglie!
- Lo Spirito è entrato nella prima comunità e da pavidi sono diventati araldi intrepidi del Vangelo.
- Anch’essi, affrontano il mondo e vincono e cantano un canto nuovo, il canto dei “ risorti”.
- I pescatori di pesci sono diventati pescatori di uomini e tremanti e fuggitivi della passione, ora gridano nelle piazze e stanno cambiando il mondo.
- Ma noi siamo capaci?
- Domandiamo questa forza allo Spirito Santo, egli ci darà il coraggio, prima di cambiare noi, poi di cambiare il mondo, come fecero i primi discepoli del Signore Risorto!
- Pare che ora quello Spirito non sia più desiderato, invocato e accolto, e sapete perché? Perche ci siamo rifugiati e confidati dei nostri simili e non vediamo oltre, lo spirito del mondo ha prevalso, e ci fa credere di poter agire e vivere senza di Lui.
- Allo Spirito di Dio si vuol sostituire l’intelligenza e la nostra superbia.
- Stiamo constatando “ ed’è sotto i nostri occhi” le terrificanti conseguenze dell’assenza nella nostra vita dello Spirito Santo, “ stiamo ritornando all’illuminismo dove si metteva al primo posto l’io, mettendo da parte Dio!”; che tristezza!
- Chiediamo con umiltà che lo Spirito del Signore ritorni nella nostra vita e rinnovi la faccia della terra!
- “ Lo Spirito del Signore ha riempito l’universo, egli che tutto unisce, conosce ogni linguaggio” ( Sap.1,7) “ dall’Antifona d’ingresso”.