Dai  « Discorsi  » di Sant’Atanasio, vescovo.

La risurrezione e la vita nuova.

Dio, Verbo del sommo Padre, non abbandonò la natura degli uomini che andava alla deriva, ma con l’offerta del proprio corpo annientò la morte, in cui era incappata, fugò l’ignoranza con il suo ammaestramento, e rinnovò tutte le cose con la sua forza e la sua potenza.conoscitori di Dio che sono i discepoli del Salvatore. Hanno infatti lasciato scritto :

Chiunque potrà trovare conferma di tutto ciò nell’autorità di quei

L’amore di Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti perché noi non viviamo più per noi stessi, ma per chi è morto per noi ed è risorto dai morti, per il  Signore nostro Gesù Cristo (cfr. 2 Cor.

14-15). E ancora: « Colui che fu fatto di poco inferiore agli angeli, Gesù, noi lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio sperimentasse la morte a vantaggio di tutti » (Ebr.2,9). Poi il mede- simo testo chiarisce  perché non altri che il Verbo di Dio doveva farsi uomo, osservando che era « ben giusto che colui per il quale e dal quale sono tutte le cose,

volendo portare molti figli alla gloria, rendesse perfetto mediante la sofferenza il ca-po che guida alla salvezza» (Ebr. 2,10) E con queste parole mostra che gli uomini dovevano essere liberati da tutte le forze corrompitrici del mondo, non da altri che dal Verbo di Dio, dal quale all’inizio erano stati creati.

Che poi il Verbo stesso abbia preso corpo per farsi vittima per corpi simili al suo, lo manifestano anche queste parole: « Poiché dunque, i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch’egli ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza, mediante la morte, colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così  quelli che, per timore della morte, erano tenuti in schiavitù per tutta la vita »(Ebr. 2,14-15).

Appunto immolando il proprio corpo pose fine alla legge promossa contro di noi e con la speranza della risurrezione diede un nuovo inizio alla nostra vita.

La morte aveva ricevuto forza dagli uomini contro gli uomini. Ma il Verbo di Dio venuto fra gli uomini annullò la morte e rinnovò la vita. Lo dice un uomo ricolmo di Cristo: « Poiché infatti a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei  morti. E’ come tutti muoiono in Adamo così anche tutti riceveranno la vita in Cristo » (1 Cor. 15,22).  Non moriamo come destinati alla condanna , ma come destinati ad essere vegliati dai morti ( ad essere come Cristo risorti per la vita in Dio). Noi aspettiamo la risurrezione  universale, che sarà operata, a suo tempo da Dio autore e benefattore dell’uomo.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 17 Settembre 2012 08:03)