24 Febbraio – 2a Domenica di Quaresima

   ASCOLTATELO!

Dal Vangelo secondo Luca (9,28-36)

Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante.  Ed ecco, due uomini conversavano con Lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con Lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù : « Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia ».

Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: « Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo !». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto. 

   Ogni volte che Gesù deve dire o fare qualcosa di grande chiama questi tre privilegiati: Pietro,  Giacomo e Giovanni. Anche se a prima vista sembra non ci sia niente di nuovo: « salì sul monte a pregare ». La novità insolita nasce dal colloquio orante con il Padre: « il suo voltò cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante». Mosè ed Elia, la Legge e i Profeti conversano con Lui parlando del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Gesù è chiamato ad uscire, a varcare il confine, e per lui sarà il confine estremo, quello delle sua vita terrena. Come lui anche noi ogni giorno siamo chiamati ad uscire dalle nostre sicurezze, comodità, siamo chiamati  a distaccarci, a separarci per seguire la strada che il Signore ci propone, anche se a volte questa è difficile e non indolore. « Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno ». Sta avvenendo qui qualcosa di unico e i discepoli che fanno? Dormono, stesso atteggiamento nel Getsemani, questo ci rivela la piccolezza umana, la debolezza, l’inadeguatezza dell’uomo di fronte al divino. Il sonno è segno del nostro cuore pesante, il sonno ti atterra, ti rende pesante proprio come il peccato.  L nube e la voce proclamano la divinità di Gesù: « Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». E’ il Padre stesso che attesta  l’identità e la missione di Gesù e domanda di ascoltarlo.

« Quando la voce cessò, restò Gesù solo »: con i suoi, il cammino riprende nella fede che nasce dall’ascolto e si attua nella fedeltà della sequela; Cristo ci apre la strada e con il Vangelo d’oggi ci fa intravedere il compimento finale.

    Tu hai acceso, o Signore, la fede dei discepoli,

spaventati dalla prospettiva della Croce.

Sul monte riveli la tua gloria,  confermi la loro fede, riaccendi la speranza.

Aiuta anche noi, Signore, quando l’angoscia sembra soffocarci.

Porta anche noi sul monte a contemplare il tuo volto.

Spingi il nostro cuore  a fidarsi ciecamente di te: 

il Figlio di Dio, l’eletto del Padre.

Insegnaci, Signore,  la via che condurrà alla vita,

e di esodo in esodo donaci la grazia di giungere alla Gerusalemme eterna,

patria di ogni uomo, per vivere nel tuo amore.

Amen.

 In questa settimana cercherò di vedere i segni della presenza del Signore nelle situazioni quotidiane e concrete della vita e agirò in suo nome.