QUARESIMA    2022

Con il  Mercoledì  delle  Ceneri inizia il periodo di quaranta giorni

in preparazione alla Pasqua. Fin dal IV secolo, dal Concilio di Nicea,(325), un canone stabiliva un tempo di digiuno della durata di quaranta  giorni che precedevano la Pasqua. San Girolamo, nel 384, in un suo scritto evidenzia che il digiuno, in questo periodo, di durata variabile, da tre settimane all’ inizio fino a quaranta giorni in seguito, è la caratteristica propria di questa celebrazione. A Roma veniva celebrato questo periodo con le celebrazioni stazionali, vissute dalla comunità romana insieme al papa, in chiese diverse, in vari giorni.

Iniziata come tempo di preparazione dei catecumeni ai sacramenti dell’ iniziazione, con il tempo divenne tempo penitenziale per coloro che dovevano praticare la penitenza pubblica per essere riammessi, nella notte di Pasqua nella comunione ecclesiale.

Sant’ Ambrogio diceva che a Pasqua sono presenti due tipi di acque differenti: le acque del Battesimo e quelle delle lacrime della penitenza.   Questo periodo di preparazione alla Pasqua, prevedeva a Roma sei settimane, e in seguito fu spostato l’inizio al mercoledì precedente queste settimane, in cui i penitenti pubblici  erano rivestiti da un abito penitenziale e cosparsi di cenere. Vennero aggiunte, verso il VI secolo le domeniche di Settuagesima, Sessagesima e Quinquagesima e verso la fine del IX secolo si instaura l’imposizione delle ceneri a tutto il popolo, essendo venuta meno la penitenza pubblica.

Oggi la Quaresima inizia con il Mercoledì delle Ceneri e termina il Giovedì Santo. L’imposizione delle ceneri viene fatto o durante la celebrazione eucaristica o inserita nella celebrazione della Parola.

Dopo il Concilio viene recuperato il significato battesimale della  quaresima, che con il tempo era stato adombrato: Battesimo, che viene ricordato o a cui ci si prepara, e la Penitenza, invogliando i fedeli all’ ascolto più frequente della Parola di Dio, alla preghiera, per disporsi così a celebrare il mistero pasquale. In un percorso catecumenale la Quaresima può considerarsi una vera e propria iniziazione sacramentale: « La liturgia quaresimale guida alla celebrazione del mistero pasquale, sia i catecumeni, attraverso i diversi gradi dell’iniziazione cristiana, sia i fedeli, per mezzo  del ricordo del battesimo e della penitenza ». (NGALC,N.27). La Parola di Dio, le preghiere delle collette, dei prefazi tutto ruota attorno al mistero pasquale di morte e risurrezione del Signore e le implicazioni che esso ha nella vita di tutti i credenti in lui: una sequela del Signore, che impegna fino al dono totale di sé e che ci permettere di partecipare alla sua risurrezione nella gloria.

I racconti nelle Tentazioni e della Trasfigurazione vengono proclamati nella prima e seconda domenica in ogni ciclo liturgico, mentre nelle altri cicli vengono posti in evidenza l’itinerario sacramentale battesimale (nell’ Anno A), cristocentrico-pasquale  (nell’ Anno B), penitenziale (nell’ Anno C).

L’invito alla conversione, con una penitenza interna ed esterna, individuale e comunitaria, è continuamente rivolto a tutto il popolo di Dio nelle preghiere eucologiche, perché :« attraverso l’itinerario spirituale della Quaresima, i fedeli giungano completamente rinnovati a celebrare la Pasqua del tuo Figlio » e «  Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua ». La conversione in quaresima è condizione indispensabile per partecipare pienamente al mistero pasquale di Cristo: essa è tempo sacramentale della nostra conversione.

 

Purificare la vita per amare il Signore e il prossimo.

Con l’imposizione delle Ceneri Incomincia il cammino della Quaresima, che ha per metà  la Pasqua, in cui si rinnova la grazia della passione, della morte e della resurrezione del Signore. E’ un  tempo di austerità, di penitenza, che vuol dire conversione,  cambiamento « contro lo spirito del male»; un tempo di liberazione dal peccato, origine della morte, così che la nostra vita sia « rinnovata a immagine del Signore risorto ».

Il modello della Quaresima è Gesù Cristo nel deserto: la sua decisione nel rigettare le insidie dell’antico tentatore, il suo ascolto fedele della Parola di Dio  e, per noi, la preghiera insieme all’ elemosina  e al digiuno sono l’espressione di questo cambiamento di vita nell ’imitare il Signore in questo tempo sacro.

L’esperienza del digiuno non è una attenzione narcisistica di cura dimagrante che la società moderna propone, ma  un’imitazione del Signore che nel deserto ha pregato e digiunato  e ci ha insegnato a vivere con tutto il nostro essere, spirito e carne, nella ricerca e nell’ amore di Dio, nell’ avere fame di lui. La vita cristiana senza l’ascesi sarebbe solo fatto ideologico, costellato magari di buone intenzioni, ma senza coinvolgimento dell’intera persona. L’ascesi diventa palestra che vuol farci giungere a conoscere e amare Dio e a vivere, nella carità di Dio, liberandoci dall ’egoismo, dal dominio incondizionato delle passioni, dal desiderio di possesso, l’amore al prossimo, per realizzare  una comunione di condivisione e di fraternità con tutti coloro che sono nelle necessità spirituali e materiali.

Prima Lettura: Gl 2,12-18.

La quaresima è il tempo della conversione e del perdono. Certo tutti i giorni contengono l’invito e l’impegno per il ritorno al Signore « con tutto il cuore, con digiuni, con pianti ». Così come ogni tempo  è ricco della misericordia e della benignità divina. Ma a partire da questo mercoledì , la Parola di Dio che « si muove a compassione » risuonerà più insistente, e anche salirà più fervida a Dio l’orazione, che è gemito e implorazione dei « sacerdoti , ministri del Signore » e di tutta la Chiesa con loro.

Seconda Lettura: 2 Cor 5,20-6,2.

Paolo si considera ambasciatore di Cristo e collaboratore di Dio nel proclamare che è giunto, ed è presente adesso, il tempo della salvezza, cioè della riconciliazione con Dio. E’ la riconciliazione compiuta da Gesù stesso, l’innocente che Dio ha trattato da « peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio »: noi riceviamo la grazia della « giustizia di Dio », per i meriti del Signore.

Vangelo:  Mt 6,1-6,16-18.

Le nostre opere di carità, le nostre preghiere, la nostra penitenza non devono essere proclamate all’esterno, perché siano ammirate e diventino morivo di lode per noi.  Deve invece importare  lo sguardo di Dio, che vede nel segreto, e la ricompensa che viene da lui. Diversamente, potremmo anche lavorare  e impegnarci  molto, ma sarebbe uno sciupio di tempo e di energie. In ogni azione buona, che compiamo non per vanità, ma per amore di Dio, c’è una dimensione di eternità, che non andrà mai perduta.

Le domeniche di questo tempo hanno sempre la precedenza anche sulle feste del Signore e su tutte le solennità. Le solennità che coincidono  con queste domeniche si anticipano al sabato.

La sesta domenica, con la quale si comincia la Settimana santa, viene chiamata Domenica delle Palme,della passione del Signore.Il Mercoledì delle Ceneri e il VENERDI’ SANTO sono giorni di digiuno astinenza: digiuno per coloro che sono compresi  tra  i 18  e i 60 anni compiuti, ( si è dispensati per motivi di salute);astinenza dalle carni, per coloro che sono dai 14 in sù ( si è dispensati per motivi di salute). Anche i bambini possono essere abituati ad astenersi dalle carni in questo Tempo di Quaresima.Tutti i  VENERDI’ di Quaresima, si osservi l’astinenza dalle carni.

Si consiglia di meditare nei Venerdì di Quaresima la Passione di Gesù o eventualmente in altri giorni a seconda della propria disponibilità di tempo.

Ultimo aggiornamento (Sabato 26 Febbraio 2022 11:27)